La chirurgia della mano richiede una formazione multidisciplinare che include ortopedia e traumatologia, chirurgia plastica, microchirurgia ricostruttiva, oltre alla preparazione generale in chirurgia. Questa preparazione specialistica consente di affrontare efficacemente condizioni infiammatorie e degenerative, lesioni traumatiche e loro conseguenze invalidanti, così come malformazioni congenite. La chirurgia della mano oggi può risolvere o migliorare gran parte delle patologie della zona, ripristinando la funzione di presa della mano danneggiata. Il chirurgo della mano, dopo aver escluso altre opzioni terapeutiche, procederà con l’intervento chirurgico più adatto per favorire la guarigione
E’ il Direttore U.O.C. di Chirurgia e Riabilitazione della Mano Ospedale S. Giuseppe Milano, Gruppo MultiMedica IRCCS. Il suo CAMPO D’INTERESSE è centrato sulla chirurgia della mano nei suoi aspetti plastici, ortopedici, neurochirurgici, vascolari e sulla microchirurgia in chirurgia plastica.
Dal 1994 utilizza tecniche endoscopiche per trattare le patologie della mano, in particolare la sindrome del canale carpale e il dito uno scatto, per le quali ferma una delle maggiori casistiche documentabili a livello mondiale. Nel dicembre 2010 ha partecipato allo studio prospettico open-label (POINT X) che ha coinvolto diversi paesi europei nell’utilizzo clinico delle Collagenasi per il trattamento del Morbo di Dupuytren.
L’efficacia di questa tecnica, eseguita da esperti della malattia, ha portato a un’adozione sempre più ampia nel suo Reparto di Chirurgia della Mano.
Il dott. Pajardi è specializzato nella Chirurgia della mano del bambino siano esse di carattere degenerativo, malformativo e traumatico, in regime di elezione o di urgenza.
Nel 2007 ha fondato l’Associazione “La mano del bambino” di cui è Presidente, per sensibilizzare il mondo medico allo studio ed alla cura delle patologie che colpiscono la mano nell’età neonatale (malformazioni congenite, paralisi ostetriche del plesso brachiale , paralisi cerebrali infantili, traumi) e fornire alle Famiglie uno strumento di informazione e di aiuto.
La malattia di Dupuytren è una condizione fibroproliferativa caratterizzata dall’ispessimento e dalla retrazione dell’aponeurosi palmare e delle sue diramazioni verso le dita. Colpisce principalmente uomini sopra i 40 anni, con un’incidenza elevata in questa fascia d’età.
La diagnosi si basa sull’esame clinico: la presenza di noduli sottocutanei e fasci fibrosi nel palmo della mano, spesso associati a una deformità in flessione delle dita, rappresentano i segni distintivi della patologia. Un test clinico comune per valutare la gravità è il “table top test”, in cui si chiede al paziente di posare la mano su una superficie piana; se ci sono retrazioni, il paziente non riuscirà a far aderire completamente il palmo. In casi dubbi, un’ecografia può essere utile per confermare la diagnosi.
