A tante persone capita di soffrire di mal di testa almeno una volta nell’arco della vita. Non ci si pensa troppo, si cerca un rimedio veloce, magari una pastiglia e via…si torna alla quotidianità frenetica.
Cosa succede quando i mal di testa diventano più frequenti e con un dolore più intenso, oppure si presentano con una sintomatologia che definiamo come “diversa”?
È molto probabile che, come prima cosa si provi un senso di paura e poi si cominci a cercare nel web, ci si rivolga a un amico per consigli, si assumano dei farmaci spesso inadeguati, si prenda appuntamento da un medico, poi da un altro, si corra al pronto soccorso per accertarsi di non essere in pericolo di vita o avere qualche malattia grave, si eseguano tanti esami per capire “cosa non va” e per cercare di migliorare la qualità di vita ormai intaccata da questa patologia.
Comincia qua il viaggio della persona con una cefalea vera!
Una volta escluso che il dolore non appartenga a quel tipo di mal di testa da “Pronto Soccorso” cioè dovuto ad altre malattie che scatenano la cefalea e che necessitano di un pronto intervento, ci si dovrebbe affidare ad un centro specializzato che ponga una diagnosi di cefalea primaria o secondaria.
Solitamente un Centro Cefalee raccoglie un gruppo di medici specializzati, adatti ad aiutare il paziente a diminuire la frequenza delle crisi e l’intensità del dolore. I tempi di attesa per accedere a un Centro Cefalee in Italia sono mediamente lunghi e il dolore non aspetta. Non sempre troveremo lo stesso neurologo a visitarci durante il percorso di cura e ci si può sentire un po’ abbandonati. Bisogna rispettare orari e tempi del centro stesso e questo potrebbe voler dire chiedere ulteriori permessi aumentando l’assenteismo sul lavoro. L’alternativa è peregrinare da uno specialista all’altro, senza un filo conduttore o una presa in carico coordinata e a 360°.